lunedì 27 aprile 2015

La vetrina del lunedì: #sexisnottheenemy#



#SEXISNOTTHEENEMY#


 


Cosa sai fare?
Come lo sai fare? 
Quali benefici porti ?
Perché gli altri dovrebbero sceglierti?

Queste poche semplici ma fondamentali domande descrivono il Personal Branding, espressione ormai divenuta d’ordine nella nostra quotidianità  e che viene applicata in questa esposizione come concetto-chiave, collante che lega tutte le opere dell’artista.
Virginia Micagni, modenese e milanese d’adozione,  qui imposta il suo brand.
Con un’esposizione che include  il lavoro degli ultimi 6 anni, l’artista inscena personaggi e situazioni legati tra loro da una comune filosofia, quella appunto espressa dal titolo della mostra #sexisnottheenemy#.
E’ un viaggio oculare quello che ci propone la Micagni.
Si parte dalla visione di un corpo/materia di cui fatichiamo a distinguere le forme e che quindi si può modellare a nostro piacimento, ad un corpo invece chiaramente identificato, che si adorna di orpelli per vivere situazioni sessuali insolite che testimoniano le esperienze personali dell’artista nel mondo del BDSM o che posson anche semplicemente essere istantanee di scene ricostruite sulla memoria stessa di queste esperienze. Continuiamo il viaggio addentrandoci nelle Corpoclastie, letteralmente distruzioni del corpo, che raccontano la sua storia personale, i cambiamenti fisici da lei subiti ed i segni che le hanno lasciato. Sono matite impietose in cui il velo viene squarciato; la corazza, ovvero lo scudo sia fisico che mentale dietro il quale la personalità si nasconde per proteggere l'individuo cessa di svolgere il suo ruolo primario di difesa ed invece di proteggerla dai traumi che lei stessa  non è  riuscita a rimuovere, ce li mostra in tutta la loro peculiarità, perchè essi sono i suoi segni, e lei vuole raccontarci la sua storia, come l’ha vissuta e come la sta sentendo...
Nel suo viaggio però non è sola...
Colori saturi, a volte tinte fluo, situazioni  disorientanti...la tradizione pittorico/iconografica per eccellenza: la raffigurazione dei Santi, ci viene presentata in una dimensione nuova, astratta dall’orizzonte religioso e riconfigurata in ambito profano: i santi nel 2014 sono tra noi e vivono a Milano... Essi sono stati scritturati e marchiati sulla pelle da Dante, impresario teatrale, personaggio presente nell’immaginario della Micagni fin dall’adolescenza, protagonista di vari suoi scritti, la cui descrizione è tutt’altro che rassicurante:
“ La sua espressione di crudele maestà insinuò la paura nella mente immatura di Maria, l’aoreola di tenebra ricomparve intorno alla sua figura,
solo per un fugace istante
e la fanciulla seppe cos’era il male”(Tratto dal racconto di V. Micagni, Afterlife, Parigi 31 dicembre, 1998 A.D.).
Male/bene, Sacro/profano, Dolcezza/violenza, finzione/realtà sono tutte dicotomie ben presenti in questo viaggio...la Micagni ci sta invitando a giocare col fuoco...avete paura di bruciarvi?
Chiara Messori
 

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