
MIRABILIA
“Chi fa un viaggio
rischia di arrivare”
Già,
chi fa un viaggio rischia di arrivare come diceva Giorgio Manganelli, è accaduto ad Ulisse, come a Pinocchio
e sicuramente anche a tutti quei viaggiatori che nel XII secolo, con i loro
mezzi, tutt’altro che potenti, intraprendevano un viaggio. A noi oggi, di quei
percorsi rimane la traccia scritta, testi d’invenzione letteraria o veritieri
come i Mirabilia, libricini contenenti le
indicazioni necessarie alla visita di un museo o di una città, di un’intera
regione o Stato. In pratica l’ equivalente delle moderne guide di viaggio, a
beneficio di pellegrini e viaggiatori.
Ma è
la mirabilia o meraviglia, intesa come
atteggiamento collegato alla curiosità
e alla spinta all' esplorazione intellettuale, senso di stupore e d'inquietudine
che l’uomo sperimenta quando comincia a interrogarsi su di sè e sul suo
rapporto con il mondo,
la cifra stilistica che riunisce le opere e gli artisti in mostra.
La visione diventa aerea nel vero senso del termine... Andrea Vettori, artista parmense, ci fa
sorvolare territori in cui la natura la fa da padrone, sono paesaggi
iperrealistici dove il dato umano è pressochè assente o comunque accessorio.
Queste opere ci pongono dinnanzi al momento in cui non dovremo più rimpiangere
le idee e i progetti che non siamo riusciti a realizzare, perchè diveniamo consapevoli
che ce ne saranno altri, magari molto più duri e sorprendenti, proprio come le
sue visioni, e che non sarebbero mai esistiti senza l’attraversamento di una
sorta di “deserto emotivo”ed esisteranno proprio grazie all’esperienza di
quest’attraversamento.
Dalla
solennità di questi incanti naturali passiamo ad un altro tipo di solennità;
quella delle
Figure
di Massimo Lagrotteria, carpigiano,
classe 1972. Sperimentatore instancabile, egli si muove tra tela grezza,
bitume, pittura, cartone, ferro, rame, estraendo da ogni elemento ciò di cui si
serve per realizzare la sua poetica. Sono ritratti che possiedono un’eleganza
antica, in cui le grandi e le piccole dimensioni di confrontano quasi
sfidandosi ma senza prevaricazione di sorta...tutte con un unico intento:
riempire lo spazio vuoto in un conflitto che,mentre vede le figure emergere,
talvolta le vede anche dissolversi in qualcosa d’altro fino a sparire in esso.
Chi sono, ciò che sembro. È stato tutto
Un qui pro quo (Eugenio Montale, Ossi di seppia, 13)
Maestro della tematica dell’equivoco, le sue
citazioni quando sono letterarie sono volutamente sbagliate e se sono visive
sono false, stiamo parlando di Andrea Saltini.
Anch’egli si muove all’interno
dello studio della figura umana.
Sua
tematica prediletta è l’infanzia e le “piccole ferite”. Il suo lavoro trae
ispirazione esperienze di vita diretta e, come dice lui stesso:”I personaggi
che dipingo sono le mani di ciò che non possiamo toccare: dell’amore, dei
segreti, della risata e del pianto, tutte quelle cose che vorresti con tutto te
stesso e non avrai mai, che quando le ottieni non ti accorgi di averle, non
osi, e ricominci a desiderarle da capo (da http://www.wonderthirties.com/2014/06/andrea-saltini-visionaria-fatale-pittura-se/).
L’informazione
del XXI secolo corre sulla rete, dove il vaso di Pandora si rovescia
costantemente offrendo meraviglie d’ogni genere e colore. La formazione del
caleidoscopio conseguente è ben più enigmatica. I riferimenti tutti si
equivalgono. Le attrazioni sono incantevoli e si sa che l’incanto porta
talvolta alla perdizione (Liberamente tratto da “Il Museo Immaginato” di
Philippe Daverio- Prefazione). Il gioco che vien qui proposto è un’esercizio
moralista che vuol offrire un’ipotesi di ordine, facendo un percorso da
saltimbanchi. Concedendosi la libertà di far libere associazioni in cui la
coscienza del bagaglio mentale che ci portiamo appresso diviene fondamento di
un altro tipo di conoscenza: quella che traduce in immagini le stratificazioni
del cervello e dell’anima di ognuno di noi in relazione al momento contingente
in cui viviamo.
Per cui
questo diventa un invito, quindi: penna e taccuino, anzi mirabilia alla mano,
e...buon viaggio!
Chiara Messori
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