LA DONNA CERVA
Opere di Federica Balestri
La serie di opere che sono qui a proporvi sono il risultato di un progetto creativo di rappresentazione pittorica nato dall' unione di testi di scrittura intuitiva, elaborati da Gelsomina Romano e pittura intuitiva di Federica Ballestri.
Ma facciamo un passo indietro...
Arrivata al Palazzo Ducale di Pavullo, dove è in corso attualmente la mostra che si protrarrà fino al 28 novembre, la questione che più mi aveva incuriosita era proprio legata all'intuizione cioè cosa si intende per scrittura e pittura entrambe intuitive?
E soprattutto chi è la donna cerva?
Di questo "essere mitologico" si narrano tante storie, anche molto lontane fra loro...
Partiamo da una, quella del celebre mito di Narciso, giovane bellissimo che venne condannato dagli dei: qualora si fosse guardato allo specchio, sarebbe morto. Per questa sua paura egli si rifugiò in un boschetto pronto a vivere una vita fatta di solitudine.
Questo ci induce ad osservare una sorta di "ribaltamento" rispetto alle credenze comuni che vedono il giovane innamorato del suo riflesso, in realtà Narciso non vuole specchiarsi perché ha paura della morte.
Lo SPECCHIO metaforicamente e psicologicamente è ciò che permette la nostra riflessione interiore, e quindi Narciso è condannato a non potersi guardare dentro.
Ma c'è qualcosa in più...
Egli non riesce ad intessere relazioni perché queste lo indurrebbero ad una morte metaforica, in quanto egli sarebbe chiamato a mettersi in gioco, a cambiare, a rinunciare ad una parte di sé.
Infatti... ogni qualvolta Narciso è messo davanti ad uno specchio, quindi davanti ad una relazione, così come accade nel mito, si rifugia nel bosco, trascorrendo il suo tempo a caccia di cervi.
Ed è proprio relazionandosi con una donna Cervo, vista unicamente come una preda nella quale non può specchiarsi, innamorarsi e distruggere il proprio Io, che egli si sente libero di esprimere i suoi desideri. La donna Cervo in questa visione mitica è colei che, tradendo sé stessa, si oggettifica, rinuncia alla posizione di soggetto attivo all’interno di una relazione, lasciando libero spazio alle proiezioni del partner.
D'altro lato abbiamo invece la visione appartenente al culto sciamanico dei nativi americani per cui essa è donna emancipata, creatrice, detentrice di forza vitale in grado di recare energia nuova e sanificata. E diciamo che questo fluido energico è quello che subito mi si è palesato guardando le opere della Ballestri.
In particolare mi ha colpito questa frase, scritta a penna nella "parete degli studi e degli schizzi" allestita nel sotterraneo del Palazzo Ducale di Pavullo.
Si tratta di ritratti eseguiti dall'artista prendendo come punto di partenza foto, autoscatti di donne che hanno dato il loro consenso a questo progetto.
Sono ritratti "liquidi", fluidi, in cui ogni protagonista si mette in gioco così com'è, senza sovrastrutture o imposizioni di nessun genere. Sono donne disposte a farsi guardare, interpretare dall'artista che mette anche lei stessa nel caleidoscopio delle immagini così da potersi "specchiare" non nel senso narcisistico del termine ma servendosi appunto del medium della pittura intuitiva.
Dipingere "intuitivamente" significa non seguire un’idea precisa ma immergersi in un’avventura tanto creativa quanto misteriosa. Ecco che il risultato estetico non è più lo scopo del dipingere ma ciò che conta è il processo creativo. La sua pittura, come dicevo prima è appunto fluida perché il suo è un gesto pittorico libero, spontaneo.
Le donne cervo che nascono da questo processo creativo sono libere da schemi, preconcetti, condizionamenti imposti; sono donne che guariscono le loro ferite ed imparano, mentre insegnano, ad amarsi ed ad amare.
Questo progetto infine è una sorta di gestazione da cui nasceranno individui trasformati. E' una storia che parla di trasformazione, del potere personale di guarigione e visione che ognuno ha dentro di sé.
Come scrive Gelsomina Romano: Così un giorno la donna cerva è venuta ed ha parlato [...], ha parlato di autenticità e di amore e di come [...] diventare consapevoli [...] del nostro potere di essere co-creatrici di quel mondo che noi percepiamo [...] che altro non è che il riflesso di ciò che siamo".
Chiara Messori
La mostra sarà visibile fino al 28 Novembre presso la Galleria dei sotterranei al Palazzo Ducale di Pavullo Via Giardini, 3 – Pavullo n/F.
Orari di apertura
sabato, domenica e festivi: h. 16.00 – 19.00
su richiesta dal lunedì al sabato: h. 10.00 – 13.00
martedì e giovedì: h. 15.00 – 18.00
tel. 0536 29022 / 29026 – FB / Instagram / You tube #artepavullo
Ingresso libero – Green Pass obbligatorio
Domenica 31 ottobre - Laboratorio di pittura intuitiva tramite meditazione guidata h 16:00/19:00 Per ragazzi dai 16 anni e adulti - partecipazione gratuita/prenotazione obbligatoria (tel.053629964/29022/29026 - uit@comune.pavullo-nel-frignano.mo.it)
Info/prenotazioni: uit@comune.pavullo-nel-frignano.mo.it
www.comune.pavullo-nel-frignano.mo.it #artepavullo
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