lunedì 5 novembre 2018

La Vetrina del lunedì - DIVERSI MA AFFINI SUGLI APPENNINI




LA VETRINA DEL LUNEDI'


Salve a tutte/i, dopo qualche mese di silenzi e latitanza vorrei riprendere le vecchie e sane abitudini ed ho pensato che sarebbe bello "riscaldarci" la mente insieme, e deliziarci la vista, ricordando un po' delle belle cose successe e viste durante le passate vacanze estive...
Direi quindi di ritrovarci nella nostra "Vetrina del lunedì" dove vi racconterò come me la sono passata (bene) durante le vacanze estive e cosa ho potuto vedere...

In primis vorrei ricordare la mostra da me curata e fatta nelle cantine dell'ex-chiesolina di Pievepelago (MO); meraviglioso spazio resomi disponibile dall'Associazione culturale "Le Vie" e dalla mia amica e promotrice del luogo, Monica Bellei.







Diversi ma affini sugli Appennini per l'appunto...


 L'entusiasmo e la caparbietà con cui Monica riesce sempre a coinvolgermi nei suoi progetti l'hanno avuta vinta per l'ennesima volta...Diversi ma affini partiamo da qui...questi artisti (di cui purtroppo non tutti sono potuti essere presenti) sono eterogenei  per la varietà dei mezzi attraverso cui si esprimono; alcuni usano il colore acrilico, altri le matite colorate, altri ancora mixano penne a sfera, pennarelli, inchiostri ma il loro comune denominatore, la cifra stilistica che li contraddistingue è l' Illustrazione.
Sì, perché questa è una mostra/mercato di illustratori, dove lo spettatore può guardare le opere, accostarsi, scrutarle fino quasi ad immergersi dentro le stesse. Non ci sono solo opere bidimensionali ma anche manufatti, come le sedie dipinte e i vasi di cemento plasmati e dipinti da Letizia Ballotti, artista pavullese;  le tavolette di legno, quasi dei bassorilievi contemporanei di Valentina Maini, artista bolognese; le magliette serigrafate di Daniele Folegatti e quelle stampate con le immagini tratte da una rivisitazione di "Alice in wonderland"di Morticino (Lia Mariani); e ancora un bizzarro album da colorare con gli "uomini baffuti e barbuti" di Naki, artista bergamasca.

Per chi non ha potuto esser presente propongo qui un piccolo tour guidato con alcune foto dell'evento.

Partiamo come a scuola, in ordine alfabetico, da BALLOTTI LETIZIA:

Modenese, vive tra Pavullo e Montecreto. Lavora per lo più come pittrice ma si cimenta anche nell'illustrazione e nella decorazione di complementi d'arredo. 
Le sue tele, raffiguranti teste o corpi di animali, sono realizzate a matita in bianco e nero, oppure con pastelli colorati e campeggiano su sfondi di texture geometriche dalle forti tinte, dipinte in acrilico. Sempre gli animali, anche fantastici come nel caso del drago, sono i soggetti raffigurati sulle sedie e le texture geometriche ritornano sui vasetti porta piante in cemento, interamente fatti a mano dall'artista.
In mostra abbiamo poi una serie di studi sul corpo umano e sullo sguardo realizzati dalla Ballotti durante i suoi studi presso l'Accademia di Bologna.




Passiamo poi a DANIELE FOLEGATTI

Vive e lavora a Modena. Ex allievo dell'l'istituto d'arte "A. Venturi", successivamente frequenta la scuola Comix di Reggio Emilia. Per l'occasione espone un discreto numero di opere. Sono illustrazioni originali su carta, realizzate con penna bic e pennarelli scarichi nel caso dei “registi", sempre a bic son fatti gli animali antropomorfi, tutti di sua invenzione. Usa invece una tecnica mista (penne a sfera colorate, pennarelli pantone e brush) per le opere a colori. Gli antropomorfi sono animali con una “storia" o che ci lanciano un messaggio; il Toro, possente e muscoloso,  non si può muovere perché circondato oggetti fragili, la lepre non può più correre perché è in carrozzina ma ha un quadrifoglio vicino, e quindi è lo stesso fortunata, la lenta tartaruga può sfrecciare veloce ora sulla sua lambretta. Abbiamo poi due opere di dimensioni maggiori che rappresentano entrambe la “sacra famiglia". In una i genitori sono due tartarughe, simbolo di purezza d'animo e saggezza, mentre nell'altra sono due scimmie. L'autore fa cortocircuitare due credi, quello cristiano  e quello scientifico,  riguardanti l'origine della specie senza darci nessuna risposta ma lasciandoci semplicemente “In adorazione" come si stava un tempo davanti alle pale l’altare.







Le sue opere sono visibili su YouTube digitando Daniele Folegatti Artworks.
https://youtu.be/CnHfEa7AWmQ


Autoctono è poi l'artista PIERO GARAU
Espone acquerelli dove raffigura paesaggi montani ma anche interni di case, soffermandosi su alcuni particolari presenti in tutte le abitazioni come nel caso dell' opera “Natura igienica". Ironizza con lo spettatore attraverso i titoli dei lavori esposti: “Interni vicini/”esterni vicini" e ancora “Interni lontani/Esterni lontani". Inoltre l'artista ci mostra anche una tavola-fumetto  fotografica in cui celebra in modo festoso e divertente il compleanno centenario di sua madre.

Proseguiamo con la bolognese VALENTINA MAINI.

L'artista si divide tra questa città e Parigi. Come scrittrice, ha pubblicato diversi racconti e la raccolta di poesie “Casa rotta”, nel 2016. Come illustratrice, collabora con la bottega artigiana RiSalto, a Bologna, e con lo studio di architettura D’Atelier nella sperimentazione di un nuovo linguaggio figurativo. Sta lavorando a un libro di poesia e illustrazione.
In quest'occasione espone le sue tavole di legno, una sorta di bassorilievo contemporaneo dove campeggiano le sue figure. Donne esili dai lunghi capelli, realizzate a china, che volteggiano in una danza coinvolgente. Le sue sono raffigurazioni senza tempo, legate alla natura, alla terra e ad un immaginario delicato ma profondo che invita l'occhio riducendolo con la raffinatezza delle sue linee.





Lia Mariani, in arte MORTICINO, vive e lavora a Sassuolo. Specializzatasi come illustratrice,  qui l’artista espone una serie di stampe da lei realizzate per una versione del noto libro “Alice nel paese delle meraviglie". Lia lavora su carta, per lo più con tecnica a pastello ed i suoi lavori propongono una versione inedita ed originale di Alice e dei bizzarri personaggi della sua storia. Inoltre espone anche illustrazioni originali di animali realizzate a pastelli su carta ed il cui sfondo è ad ecoline, una sorta di acquarello dalle tinte più brillanti.



A concludere l'esposizione è il lavoro di NAKI
Illustratrice di Bergamo, ci diverte con il suo “uomo barbuto o baffuto" , un personaggio di sua invenzione che è  praticamente privo dei tratti principali che connotano ognuno di noi. Infatti ha due piccoli cerchi al posto degli occhi, il suo naso è una linea dritta e la bocca non è mai mostrata in quanto sempre nascosta da baffi o barba, ma, paradossalmente è immediatamente riconoscibile. In mostra abbiamo diverse stampe che ritraggo quest' uomo in varie versioni, dall'aviatore al torero, al marinaio sdraiato in posa da pin up all’ ‘interno di una coppa da drink e via dicendo.
Vi invito a visionare le sue illustrazioni a questo link:


Detto ciò vi lascio e vi dò appuntamento al prossimo lunedì e ricordate: "Guardare l'arte è un po' come imparare a ballare e...non c'è rivoluzione senza investimento libidinale!".

A lunedì
Chiara Messori


domenica 17 giugno 2018

VIN IL QUI, ORA CON IL GIUSTO TEMPO



VIN IL
QUI, ORA
(CON IL GIUSTO TEMPO)




In una tipica mattina di questa quasi estate dai contorni che potrei definire “eclettici” (non si sa mai che tempo fa!?) mi sono diretta, su suggerimento di una mia cara amica nonché mia accompagnatrice in questo viaggio, verso la  vivace via Torquato Tasso di Bergamo, alla 255 Raw Gallery, per vedere la mostra di VIN IL, Ylenia Manzoni, classe 1988.
Le aspettative erano alte ,come il mio umore e devo dire di essere stata, oltre che soddisfatta, ampiamente sorpresa dalla sua raffigurazione.
L’artista parte da un percorso come tatuatrice, arte in cui, come sappiamo, l’inchiostro è elemento chiave per fissare l’ic et nunc, il qui e ora, per sempre. La pelle è la nostra interfaccia, quel sottile strato che, pur separandoci dall’ambiente, ci espone ad esso ed alle persone. Attraverso la pelle noi comunichiamo chi siamo, come siamo, come stiamo ed ora, con il tatuaggio, possiamo anche raccontare delle storie di noi.
Come dice l’artista:
«Ho scelto di intitolare l’esposizione “Qui, ora (con il giusto tempo)” perché vorrei invitare i visitatori a prendersi del tempo per assaporare le immagini. Per non guardarle e basta, magari velocemente e distrattamente come siamo abituati a fare ogni giorno, ma per sentirle davvero, ascoltarle, capirle». 
E proprio con questo spirito, con la voglia di assaporare le sue immagini, mi sono messa al cospetto della sua opera.
Occhi grandi, nasi e labbra stilizzate e lunghe ciglia sono la cifra stilistica dei suoi lavori. Che si tratti di raffigurazioni umane o animali o vasi umanizzati con disegnati sopra dei visi poco importa, tutte  le sue immagini ci guardano con gli stessi occhi e ci odorano con gli stessi nasi… Le doti artistiche di Vin Il fanno sì che quella figurazione che ci riporti immediatamente a riconoscere un disegno come “il suo” disegno.
Ma c’è di più…
Nelle sue linee possiamo ritrovare il bianco e nero; le acconciature “anni ‘20” dei suoi personaggi ci riportano alla mente certe atmosfere noir ma, appena ci voltiamo, nei suoi disegni originali e nelle serigrafie troviamo i colori accesi, quasi POP della tavolozza Pantone unite al gioco di sovrapposizione di retini, tanto caro ad una grafica ormai demodè. Altri rimandi ancora possiamo vederli nellle “gote rosse” dei suoi personaggi e nellla fantasia dei tessuti che indossano; retaggi di una dimensione fiabesca che si unisce con un’arte dai toni naive non senza rimandi però alla tavolozza dei murales sudamericani ed all’opera di una grande artista come Frida Khalo.
Delizioso e lezioso assieme è poi un corner della mostra, dedicato alla ricostruzione di un salotto green dove trovano spazio i vasetti per piantine caratterizzati dal tratto unico di Ylenia. 



«Qui, ora (con il giusto tempo)» è la sua prima mostra personale ed è interessante proprio perché conferma il fatto che il disegno per tattoo sia un’arte capace di emozionare, affascinare, creare seguito.
Inoltre, qui le sue illustrazioni originali hanno arricchito il suo percorso, mostrandoci una nuova Ylenia, un’artista sincera e libera, stimolante e mai banale, che sa mettersi in gioco per  raccontare, esporre e diffondere l’arte in ogni sua forma; dalla passione “artigiana” della tatuatrice a quella dell’illustratrice che sa parlare di lei, raccontarci chi è e le cose in cui crede. 
Infatti, come dice l’artista stessa “ Sono le  relazioni e i trascorsi a renderci ciò siamo e nel disegno mi ritengo completamente libera”.
Quindi dico grazie a Vin Il, e grazie a 255 Raw Gallery!
Chiara Messori